Attilio Andreoli

Andreoli Attilio

Chiari - Brescia 1877 / Cavaglio Spoccia - Verbania 1950

Pittore, Incisore, Decoratore
Biografia

da A.M. Comanducci ediz 1962

Nato a Milano il 7 aprile 1877, ivi morto nel 1950. Allievo a Milano dell'Accademia di Brera, ebbe a maestri Giuseppe Bertini, Cesare Tallone e Vespasiano Bignami. Trattò di preferenza i quadri di soggetto storico e biblico, conquistando, con questi, meritati allori. Si presentò per la prima volta alla Biennale di Brera nel 1900 con il quadro storico "Rispa che protegge i corpi dei suoi figli" e ne conseguì il premio Fumagalli. "Cristo che giudica l'adultera" esposto a Milano nel 1903 gli valse il premio Gavazzi ed è attualmente conservato al Castello Sforzesco di Milano. Nel 1904 a Venezia espose "L'onomastico del parroco" e nel 1917 a Milano "La violinista", che fu premiato con medaglia d'oro. Altri suoi importanti dipinti sono: "L'ebbrezza"; "Le glorie del nonno", oggi proprietà del cav. Clerici, e molti altri che sono sparsi in numerose gallerie private. Nella Galleria Civica di Piacenza è conservato "L'autoritratto"; nella quadreria dell'Ospedale Maggiore di Milano figurano due suoi ritratti di benefattori. Il ritratto della "Signora Pirinoli", esposto a Milano, gli valse molte lodi. Uno degli ultimi ritratti è quello della "Signora Gianna Landriani in Rossi". Ha eseguito tutti i suoi lavori a spatola, con la caratteristica di non includere alcuna traccia di pennello. Fu pittore dal forte e smaltato impasto quasi meridionale come assieme pittorico, ma settentrionale come gusto e stile. Impetuoso costruttore, finiva il quadro pazientemente a piccoli e fitti tocchi prodotti dalla lama d'acciaio. Una delle sue ultime tele, esposta in una sala dell'Università Cattolica di Milano, rappresenta "Contardo Ferrini glorioso fra gli Angeli". Si era dedicato sporadicamente anche all'acquaforte. In questa sua attività artistica si ricorda: "Suonatrice", puntasecca dal sicuro senso del chiaroscuro e dall'originalità rimarchevole. Fece anche degli affreschi nella chiesa dei Frati di via Farini a Milano.

Vincitore della medaglia d'oro alla Esposizione Nazionale di Brera nel 1920 con il dipinto "Solo amore e luce ha per confine".

La Galleria d'Arte Moderna Ricci Oddi di Piacenza conserva un suo "Autoritratto". Quattro suoi dipinti sono conservati nelle Raccolte d'Arte dell'Ospedale Maggiore di Milano, tra i quali "Allegoria in memoria di Maria Baccalini" ed altri sei suoi dipinti sono a Chiari, nella Pinacoteca Repossi, tra i quali il "Ritratto di Giovanni Mazzotti Biancinelli e della sua famiglia".

 

Bibliografia

A.M. Comanducci - Pittori italiani dell'Ottocento - Milano 1934
A.M. Comanducci - Dizionario illustrato pittori e incisori italiani moderni - II ediz. Milano 1945
A.M. Comanducci - Dizionario illustrato pittori e incisori italiani moderni e contemporanei - III ediz. Milano 1962

H. Vollmer - Kunstlerlex  XX Jahr. - 1953

Catalogo Esposizione Incisione Italiana - Londra 1916

Nicodemi Bezzola - La Galleria d'arte Moderna di Milano - 1935

Galletti e Camesasca - Enciclopedia della pittura italiana

Castelletto Saleggio - Un secolo di pittura



 

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