Umberto Boccioni

Boccioni Umberto

Reggio Calabria 1882 / Sorte di Chievo - Verona 1916

Pittore, Scultore, Incisore
Biografia

da A.M. Comanducci ediz 1962

Nato a Reggio Calabria il 19 ottobre 1882, morto a Sorte (Verona) il 17 agosto 1916. Fu pittore, scultore e scrittore. Autodidatta, sebbene frequentasse, per qualche tempo la Scuola libera del nudo e lo studio di Giacomo Balla a Roma. A venti anni incominciò a viaggiare per l'Europa sostando a Parigi e a Berlino. In Russia risiedette sette mesi dando lezioni di pittura. Rientrato in Patria nel 1904 lavorò tra Padova e Venezia. Nel 1906 incontratosi con Marinetti, che aveva allora fondato il movimento futurista italiano vi partecipò e l'11 aprile 1910 con Luigi Russolo, Balla, Gino Severini e Carlo Carrà lanciò il primo manifesto dei pittori futuristi. Da questa epoca iniziò una sorprendente attività consacrata all'Arte futurista che egli sentiva con sincera passione ed esprimeva con stupefacente senso interpretativo. Con Marinetti corse per le capitali europee, dove, con manifesti, discorsi ed esposizioni, entrambi determinarono una specie di rivoluzione artistica, soprattutto nel campo della scultura, dalla quale uscì il futurismo di Aleksandr Archipenko. "Le tre donne", "La madre"; "Autoritratto" ed altri lavori di prima maniera sono nella collezione Baer di Milano: "La signora Virginia", ed una collezione di acqueforti e punte secche nella Galleria d'Arte Moderna di Milano e in quella di Roma "Donna perduta". Nella raccolta di Marinetti a Roma erano i suoi migliori saggi futuristi: "Elasticità"; "Foot Baller" e "Stati d'animo". La vedova del Maestro Busoni psiede "La città che sale". "La risaia" è nella collezione Burchardt di Berlino. Alla Quadriennale romana 1948 erano esposti: "Dinamismo di un footballer", "Elasticità", "Gli addii", "Quelli che vanno", "Quelli che tornano", "Antigrazioso", "Muscoli in velocità", Bottiglia". Alla XXV Biennale veneziana (1950) figuravano 17 sue opere d'arte futurista, dal "Cavallo cavaliere e carreggiata" (1910), agli "Stati d'animo"(1911), al "Dinamismo di un corpo umano" (1913), alla "Costruzione spiralica" (ora alla Galleria d'Arte Moderna di Milano). Coltivò l'acquaforte; e una raccolta completa delle sue stampe si conserva agli Uffizi.

Partecipò alla grande guerra come volontario e morì durante il servizio militare per una caduta da cavallo.

Bibliografia

A.M. Comanducci - Pittori italiani dell'Ottocento - Milano 1934
A.M. Comanducci - Dizionario illustrato pittori e incisori italiani moderni - II ediz. Milano 1945
A.M. Comanducci - Dizionario illustrato pittori e incisori italiani moderni e contemporanei - III ediz. Milano 1962
L. Servolini - Dizionario illustrato incisori italiani moderni e contemporanei - Milano 1955

A. De Witt - La collezione di stampe ecc agli Uffizi - Roma 1938

R. Longhi - Boccioni - Firenze 1914

H. Vollmer - Kunstlerlex - 1953

Dedalo - Milano 1933

Francesco Tommaso Marinetti - Umberto Boccioni - Milano 1924

Vita d'Arte - 1917

La Biennale di Venezia - 1933

Domus - Milano 1930   1932

Enciclopedia Italiana  - Roma 1930

 

Opere

Autoritratto (recto e verso) - Pinacoteca di Brera

La città che sale - Pinacoteca di Brera

Rissa in galleria  - Pinacoteca di Brera

Ritratto della madre - Galleria d'Arte Moderna Ricci Oddi di Piacenza

 



 

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