Oreste Calabrò

Calabrò Oreste

Nizza di Sicilia - Messina 1906 / ?

Pittore, Scultore
Biografia

da A.M. Comanducci ediz 1962

E' nato a Nizza Sicilia, ove risiede. E' scultore e pittore. Dal 1955 al 1957 è stato segretario provinciale dell'USAIBA di Messina. Tra le mostre , cui ha partecipato come pittore, ricordiamo: Taormina 1945, Francavilla Fontana 1951, Campobasso 1951. Nazionale della "Montagna Matese" 1952, "Giro d'Arte in Provincia di Messina" organizzato dal Circolo Artistico Antonello 1952, Nazionale d'Arte Sacra a Bologna 1954, Sindacale al Museo di Reggio Calabria 1955, Nazionale al Sacro Convento Francescano d'Assisi 1955, Nazioanle delle "due Sponde" di Messina 1956, Nazionale del "Lauro d'oro" Vallombrosa 1956, Nazionale della Tavoletta a Foggia 1956, Nazionale del disegno a Firenze 1956, Nazionalel di Capodanno Trieste 1957, Nazionale della Tavoletta a Pescara 1957, Nazionale Premio Castello Svevo a Termoli 1957, Nazionale del Paesaggio Italiano a Foggia 1957, ecc.  Premiato alla Mostra di Francavilla Fontana e alla Mostra Nazionale delle "due Sponde" di Messina. Il suo dipinto "La montanara" si conserva nel Municipio di Messina, altre opere sono in raccolte private.

 

Nota biografica fornita dalla famiglia dell'artista

Nasce a Nizza di Sicilia nel 1906 e, giovanissimo, comincia a prendere dimestichezza con l'esperienza scultorea e artistica in genere all'interno della propria famiglia, presso la bottega-laboratorio del padre, a quei tempi noto scultore della zona.
Artista fedelmente figurativo, Oreste Calabrò in tutto l'arco della sua esperienza pittorica, del periodo giovanile e della maturità, guarda più al passato che alle ricerche frenetiche pittorico-gestuali delle Avanguardie e delle Neo Avanguardie dello scorso secolo. E' rimasto ancorato ad una tradizione locale, legata al gusto mediterraneo di tipo figurativo dove la forma predomina e non si confonde con l'astrazione, nè l'indagine sfiora l'inconscio: la verità da scrutare e da scoprire è nelle cose e tali queste debbono campeggiare, così come l'occhio le percepisce, con il realismo che ce le fa comprendere. Le sue tematiche preferite ritornano ciclicamente, dal paesaggio natio ai personaggi locali, alla ritrattistica. Ogni tanto compare sulla scena il desiderio di un frammento di cultura classicheggiante, dove i personaggi cercano disperatamente una posa disinvolta.
L'artista raggiunge la sua massima capacità espressivo-creativa nella ritrattistica e soprattutto nei volti di donna, anche se nei suoi personaggi non sempre si denota indagine psicologica. I tocchi cromatici ora vibrano, ora si spengono, non c'è l'impronta di una pittura solare, accesa, anzi la velatura è pacata, spenta, costruita con cura ma anche con parsimoniosa semplicità.

Bibliografia

A.M. Comanducci - Dizionario illustrato pittori e incisori italiani moderni e contemporanei - III ediz. Milano 1962

La Voce di Calabria - Reggio Calabria 1956

Il Pungolo Verde - Campobasso 1951   1957

La Procellaria - Reggio Calabria 1958



 

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