Adolfo De Carolis

De Carolis Adolfo

Montefiore - Ascoli 1874 / Roma 1928

Pittore, Incisore, Illustratore, Decoratore, Fotografo
Biografia

da A.M. Comanducci ediz 1962

Nato a Montefiore (Ascoli Piceno) il 6 gennaio 1874, morto a Roma il 7 febbraio 1928. Agli inizi della sua carriera artistica si avvicinò ai preraffaelliti, ma con la "Donna alla fontana" esposta a Venezia nel 1899 e poi con "Madonna"; "Concerto", "Primavera"; e più ancora con: "Cavalli del Sole" e "Urlo di Achille", si staccò da loro. Sentì la propria affinità per l'arte di D'Annunzio, e cominciò con l'adornare di incisioni in legno la grande edizione della "Francesca da Rimini" (1903). Seguirono "La figlia di Jorio" (1904), le "Laudi", i "Poemetti latini" del Pascoli (1914), ed infine il "Notturno" ancora del D'Annunzio (1917), nel quale l'artista raggiunse il sommo della perizia. Egli seppe adeguare l'illustrazione al libro, in umiltà, riuscendo così veramente nella sua interpretazione, e non chiese mai alla xilografia quel che la xilografia non poteva dargli. Ormai, egli aveva resuscitato l'arte della incisione in legno ed aveva dato un tono assolutamente nuovo all'industria della decorazione del libro, entrambe decadute dopo i secoli della gloria. E allora, dalle incisioni per libri e per albi di raccoglitori e dalle decorazioni per le case degli esteti, passò all'affresco, e di questa nuova attività diede vaste prove: nelle decorazioni della Sala dei Cinquecento nel Palazzo del Podestà di Bologna; nel Palazzo comunale di Ascoli Piceno; nell'aula magna dell'Università di Pisa; nella sala del Consiglio comunale di Arezzo. In esse l'artista raffigurò le fatiche agresti, la serenità dei campi, le antiche glorie militari, scientifiche, commerciali. Stupende per armonia di proporzioni, per perfezione di disegno, per sapiente gioco di masse e maestria di movimenti, queste opere, che non celano l'ispirazione michelangiolesca, mancano forse nel colore. Una mostra postuma, organizzata nel 1929 al Palazzo delle Esposizioni in Roma dai discepoli fedeli, dimostrò al pubblico, che non sempre aveva apprezzato la profondità dell'arte sua, il tormento e la laboriosità dell'artista. La Galleria nazionale delle Marche in Urbino ha una sala dedicata alle sue incisioni.

 

Bibliografia

A.M. Comanducci - Pittori italiani dell'Ottocento - Milano 1934
A.M. Comanducci - Dizionario illustrato pittori e incisori italiani moderni - II ediz. Milano 1945
A.M. Comanducci - Dizionario illustrato pittori e incisori italiani moderni e contemporanei - III ediz. Milano 1962
L. Servolini - Dizionario illustrato incisori italiani moderni e contemporanei - Milano 1955
L. Servolini - Incisione italiana di cinque secoli - Milano 1951

L. Servolini - Problemi e aspetti dell'Incisione - Forlì 1939

L. Servolini - La Xilografia originale in Italia - Torino 1928

M. Biancale - Adolfo De Carolis - Roma 1929

Thieme Becker  - Kunstlerlex - 1926

H. Vollmer - Kunstlerlex - 1953

Per l'Arte - Torino 1910

Nuova Aurora - Ascoli Piceno 1950

Enciclopedia Italiana Treccani - 1931

La Biennale di Venezia - 1933

La Cultura moderna - 1913/14

Emporium - 1900   1918   1920   1921   1924   1928

Galletti e Camesasca - Enciclopedia della pittura italiana

Opere

Mater matuta o Aurora - Galleria d'Arte Moderna Ricci Oddi di Piacenza

Dante Alighieri - Galleria d'Arte Moderna Ricci Oddi di Piacenza

Deposizione - Galleria d'Arte Moderna Ricci Oddi di Piacenza



 

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