Giorgio Kienerk

Kienerk Giorgio

Firenze 1869 / Fauglia - Pisa 1948

Pittore, Scultore, Incisore, Illustratore
Biografia

Nasce in una Firenze in piena trasformazione, economica, sociale, urbanistica e culturale. Anche la pittura si trasforma e mentre il buon disegno, e le composizioni colte  restano in Accademia, i Macchiaioli, escono all'aria aperta e  cercano nei dintorni della città e al mare le variazioni della luce sulla natura, dipingendo con pennellate veloci che  valorizzano i contrasti di colore. Giovanissimo ha un grande maestro Adriano Cecioni, che lascia un'impronta importante nella sua arte, ma purtroppo muore troppo presto per dare ancora di più al giovane allievo. E' Telemaco Signorini il secondo maestro, macchiaiolo convinto sostenitore del rinnovamento dell'arte. Il disegno sottile, la pennellata accostata con finezza e soprattutto il senso della misura sono insegnamenti che Signorini imprime in modo indelebile in Kienerk. Il ritratto ed il paesaggio sono due temi dominanti della sua produzione e li realizza in pittura, scultura e grafica. All'inizio degli anni novanta sperimenta in Liguria, con Plinio Nomellini e Angelo Torchi, il pointillisme francesce. In questo periodo Kienerk si unisce ad un gruppo di giovani pittori, in seguito definiti postmacchiaoli, disapprovati da Giovanni Fattori, che sperimentano temi nuovi con nuove tecniche, tra loro ci sono Oscar Ghiglia, Ulvi Liegi, Llewelyn Lloyd, Mario Puccini, Ludovico Tommasi. Nel 1905  è nominato direttore e professore della civica Scuola di Pittura di Pavia, vi rimane per circa trent'anni e, in una città e una campagna dove manca quel sole toscano sua fonte di ispirazione, si dedica ad una pittura "intima" usa colori accesi e caldi per rappresentare interni dove il tepore e la quiete contrastano con il freddo della neve all'esterno. Alla fine della prima guerra mondiale ritrova nella campagna toscana di Fauglia a Pisa quella luce che a Pavia gli manca e così ogni estate, durante le vacanza scolastiche, torna all'aria aperta e realizza dipinti pieni di luce, dai colori vivi esaltati da pennellate veloci in un riassunto di tutte le sue esperienze pittoriche. Partecipa alla Esposizione Nazionale d'Arte a Brera nel 1922 esponendovi il dipinto "Giuochi d'ombre".
 
 


da A. M. Comanducci ediz 1962
Nato a Firenze, da antica famiglia toscana, il 5 maggio 1869. Studiò con  Adriano Cecioni, poi, consigliato da Telemaco Signorini, si dedicò oltre alla scultura anche alla pittura. Si formò, quindi, accanto ai Macchiaioli ed esordì molto presto, esponendo alla Promotrice di Firenze nel 1888 alla Promotrice di Firenze sei piccoli "Paesaggi". Continuò annualmente a presentare in tale sede quadri e statue. Dal 1891 al 1895 seguì la scuola divisionista e dipinse fra l'altro "In riva all'Arno" e "Mattino sul mare". Come scultore vinse nel 1892 con la statua "L'anguilla" il premio Baruzzi a Bologna, dove poi eseguì per il cimitero della Certosa il monumento funebre alla famiglia Comi. Nel 1897 all'Internazionale d'Arte e Fiori di Firenze espose due grandi "Ritratti femminili" a pastello e si orientò quindi verso grandi figure, spesso dal significato allegorico. Nel 1898 figurò a Torino con "Dolore". Poi partecipò alle Biennali Veneziane con "La vergognosa" (1899); "Il Silenzio" (1901); "Ritratto di Irma Gramatica", pastello (1903); "Sera", disegno (1905). Figurò allora alle principali mostre italiane e a quelle straniere di Bruxelles, Monaco, Vienna, Londra, Saint Louis, Buenos Aires. Con i suoi disegni a macchia, senza contorno, ha collaborato a riviste e giornali (La Fiammetta, Novissima, L'Italia ride, la Domenica dell'Avanti, La Riviera ligure, Numero, Gil Blas e il Cocoricò di Parigi). Nel 1905 fu nominato Direttore della Civica Scuola di Pittura di Pavia. Nel primo periodo pavese si interessò particolarmente di scultura, soprattutto targhette in bronzo, genere che coltivò a lungo: profili del premio Nobel "Camillo Golgi", del "Senatore Adamoli". Inoltre, sono sue, nel Cimitero di Pavia, Le tombe-sarcofago del Golgi e della signora Sala. Dopo il 1913, grazie all'esperienza acquistata con gli studi sul Divisionismo e memore delle ricerche di colori e di luce dei primi anni, tornò ad occuparsi di paesaggio e da allora fino alla morte la campagna è stata una continua fonte di ispirazione, specialmente dopo il 1920 quando cominciò a lavorare a Fauglia, sulle colline pisane ("Le lavandaie", "Sotto l'ulivo", "All'ombra del carrubo", "Strada polverosa"). Anche i ritratti appartengono alla sua produzione ultima ("Ritratto del marchese Quaratesi"). Nel 1922 espose a Firenze alla Primaverile Fiorentina e fino al 1936 varie volte a Pavia. Nel 1936, terminando il suo insegnamento alla scuola di pittura, molte opere furono acquistate dal Comune di Pavia e si trovano nel Museo di quella città. Dal 1937 al 1943 visse a Firenze, esponendo in varie personali a Firenze stessa e anche a Lucca e a Livorno. Nel 1947 una mostra di sue opere fu aperta alla Galleria Geri di Milano. Ritiratosi a Fauglia con la famiglia nel 1943, morì nella sua villa di Poggio alla Farnia il 15 febbraio 1948. Opere sue si trovano nelle Gallerie d'Arte Moderna di Venezia, Firenze, Lima (Perù) e nel Museo di Bruxelles. Molte sono in collezioni private a Pavia, Milano, Genova, Firenze. Ha inciso anche lastre a puntasecca.

Altri suoi lavori: "Intorno a casa" e "Lavorando al fresco", esposti alla Primaverile Fiorentina del 1922; "Al sole"; "Colli fiesolani"; "Ricamando"; "Fra gli asparagi"; "L'addipanatrice"; "Nebbia"; "Calma"; "Presso le Mozzette"; "L'Arno alla Zecca"; "Cristo"; "Virgo purissima"; "Sinfonie di verdi", proprietà avv. Dama di Milano.





Bibliografia

A.M. Comanducci - Pittori italiani dell'Ottocento - Milano 1934
A.M. Comanducci - Dizionario illustrato pittori e incisori italiani moderni - II ediz. Milano 1945
A.M. Comanducci - Dizionario illustrato pittori e incisori italiani moderni e contemporanei - III ediz. Milano 1962
L. Servolini - Dizionario illustrato incisori italiani moderni e contemporanei - Milano 1955

Anna Franchi - Arte e artisti toscani - Firenze 1902

A.M. Hind - A short history of Engraving and Etching - London 1908

Catalogo dellla I Esposizione "La primaverile fiorentina" - Firenze 1922

Thieme Becker  - Kunstlerlex - 1927

L'éventail - Bruxelles 1901

Die Kunst-Halle - Berlin 1898

Il Secolo XX - Genova 1903

La Nazione - Firenze 1922   1949

La revue moderne - Paris 1927

Il Giornale d'Italia - Roma 1952

The Studio - Londra 1902

Natura ed Arte - 1893/94   1898/99

Emporium - 1897   1899   1902   1904

Catalogo IV Esposizione Internazionale d'arte della Città di Venezia - 1901

L. Callari - Storia dell'arte contemporanea italiana

A De Gubernatis - Dizionario artisti italiani viventi 

Esposizioni

Promotrice Torino  1890 / 1898 / 1900 / 1901 / 1903 / 1905 / 1906 / 1909 / 1922
Promotrice Firenze  1886 / 1887 / 1888 / 1889 / 1890-91 / 1891-92 / 1892-93 / 1893-94 / 1894 / 1896 / 1897-98  / 1898-99  / 1899-900  / 1901 / 1902 / 1904 / 1905 / 1908 / 1911 / 1918 / 1922 / 1927
Promotrice Genova 1910 / 1912

Esposizione Società Belle Arti Bologna  1896

Esposizione nazionale Milano 1900 / 1906 / 1922

Esposizione generale italiana  Torino 1898

Esposizione internazionale Bianco e Nero 1902

Mostra Impressioni di guerra  Milano 1916

Biennale Venezia  1899 / 1901 / 1903 / 1905 / 1907 / 1912 / 1914

Quadriennale Torino 1902

Primaverile fiorentina Firenze 1922

Società Amatori e Cultori Roma 1905

Opere

Paesaggio ( 9 dipinti) , Galleria arte moderna Firenze
Ritratto d'uomo, Galleria arte moderna Firenze
Covoni 1931 , Musei Civici di Pavia
Giovinezza, Musei Civici di Pavia
Granoturco, Musei Civici di Pavia
Il dolore, Il piacere,Il silenzio ( trittico L'enigma umano) Musei Civici di Pavia
Intorno casa ( Mattino d'agosto), Musei Civici di Pavia
Ritratto di Irma Gramatica, Musei Civici di Pavia
Tramonto, Musei Civici di Pavia
Ultimi raggi, Musei Civici di Pavia
Verso l'ovile, Musei Civici di Pavia
La lettrice, Museo Civico Fattori Livorno



 

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