Galleria
d'arte Dipinti e sculture '800 e '900

Di origine inglese compie i primi studi nelle scuole pubblice livornesi, ma la passione per la pittura lo porta ad abbandonare ogni altra strada e senza frequentare accademie segue, in compagnia di Gino Romiti, Manlio Martinelli e Amedeo Modigliani,  gli insegnamenti di Guglielmo Micheli.
Incontra Giovanni Fattori e si trasferisce a Firenze per seguire gli insegnamenti del maestro da solo, così dopo i barconi al Porto Vecchio e in Dogana a Livorno, ed il litorale dall'Ardenza ad Antignano seguendo i consigli del suo ispiratore va a dipingere dal vero a Bocca d'Arno, all'Isola d'Elba,  a Castiglioncello arrivando anche in Liguria e a Venezia.
Dopo l'esordio pubblico nel 1897 a Firenze partecipa a varie esposizioni  e nel 1905 è alla Biennale di Venezia con dipinti di impronta divisionista, esperienza pittorica che porta avanti per alcuni anni .
Nel 1907 a Firenze espone insieme a Giovanni Costetti, Oscar Ghiglia, Giuseppe Graziosi in una saletta a parte della Promotrice detta della Secessione.
Negli anni successi abbandona la tecnica divisionista, e nel 1914  è alla seconda esposizione d'Arte della Secessione a Roma  con il gruppo della Giovine Etruria che si propone come rinnovatore dell'arte toscana.
I suoi dipinti sono in questo periodo intensi e di qualità, la sua tavolozza ricca di colori vivaci e smaltati hai una luminosità mai avuta prima.
Nel 1929 insieme a Giulio Aristide Sartorio e Alessandro Pomi si imbarca a La Spezia sulla  "Quarto" per la crociera estiva in Spagna, Portogallo, Tripolitania con l'incarico di dipingere le navi da guerra della Marina Italiana, opere poi esposte alla terza mostra d'Arte Marinara di Roma.
Rientra a Firenze nel 1945  dalla Baviera,  dopo aver vissuto la drammatica esperienza della deportazione in campo di concentramento perchè cittadino inglese, ospite di Roberto Papini che nel 1951 ne pubblica le memorie in "Tempi andati".

da A. M. Comanducci
Nato a Livorno il 30 agosto 1879, vive a Firenze.
Ebbe per maestri Giovanni Fattori e Guglielmo Micheli, ma non frequentò nessuna Accademia.
Espose per la prima volta nel 1897, a diciotto anni, alla Società di Belle Arti a Firenze, il quadro "Mattino al Calambrone".
Ben presto si fece notare per la sua maniera divisionista, dalla quale poi si staccò gradatamente per rientrare nella bella tradizione toscana.
Partecipò a tutte le Esposizioni nazionali ed internazionali; dal 1905 espone alle Biennali di Venezia.
Fu premiato quattro volte nelle Esposizioni a Firenze una volta a Bruxelles per il "Castagno morto", ed una volta a Barcellona per il dipinto "L'ultimo sole sul monte Capanne".
Nella Galleria d'Arte Moderna di Roma trovasi, oltre il citato "Castagno morto", il dipinto "Sole nascente"; in quella di Firenze, a Palazzo Pitti, è collocato il trittico "Il giardino in Nore", esposto e premiato a Firenze nel 1908; la Galleria Mussolini ha pure due grandi quadri: "La fine di un giorno sereno" e "La spiaggia di Marciana Marina"; a Lima, nel Museo d'Arte Italiana, è conservato "Ave Maria della sera"; "Sera d'inverno" è nella Pinacoteca di Livorno, e "Testa di donna" in quella di Novara.
Altre opere sono in raccolte private a Firenze, in varie città d'Italia e all'estero.
Alla Primaverile Fiorentina del 1922 espose: "Sosia"; "Porta chiusa"; "Sole d'estate"; "Barconi in disarmo".
Notevoli ancora: "Ritratto di mia figlia", che figurò nel 1930 a Venezia; "Isola d'Elba"; "L'addio del sole".
Il Lloyd è anche scrittore d'arte, ed ha pubblicato un volume su «La pittura dell'Ottocento in Italia».