Giuseppe Mazza
Mazza Giuseppe
Milano 1817 / Milano 1884
Pittore
Biografia
da A.M. Comanducci
Nato a Milano il 13 settembre 1817, mortovi il 14 febbraio 1884. Studiò nella sua città all'Accademia di Brera, con Francesco Hayez, che lo ritenne il suo migliore allievo; poi andò a Roma a perfezionarsi. Eseguì quadri di genere e di argomento storico, vincendo molti premi, fra i quali quello per la pittura storica col quadro "Benvenuto Cellini che sta dettando le sue memorie", ora nella Galleria d'Arte Moderna di Milano. Artista coscienzioso e modesto, preferì su tutto la tranquilla operosità nel proprio studio. Fu combattente nelle gloriose giornate del 1848 e 1859. Egli fu tra i primi a riconoscere il valore artistico di Mosè Bianchi esordìente e nella mostra di Brera del 1868 indusse i colleghi di giuria ad assegnargli un premio. Principali suoi quadri: "I Milanesi che tornano dopo la distruzione della città ad opera di Federico Barbarossa"; "La congiura di Pontida"; "Patria e famiglia", acquistato dal re Umberto I; "Un suonatore da taverna"; "La rivolta della ciurma sulla caravella di Cristoforo Colombo"; "Gli ultimi giorni di Maria de' Medici", ora alla Galleria d'Arte Moderna di Milano; "La battaglia di Palestro" e "Il poeta Aretisso alla Corte dei Savoia" in Palazzo Reale a Milano; "La scoperta di un tesoro"; "Autoritratto"; "Lo sfratto", appartenente al pittore [autore Carlo Prada]Carlo Prada di Milano. Diversi e notevoli dipinti e studi sono attualmente di proprietà del figlio cav. rag. Adelio e del nipote Aldo Mazza. Negli ultimi anni insegnò disegno e pittura al Collegio Calchi Taeggi, ed all'Istituto Sordomuti di Milano.