Nicola Parisi
Parisi Nicola
Foggia 1827 / Casalnuovo di Napoli 1887
Pittore
Biografia
da A.M. Comanducci
Nato a Foggia l'8 maggio 1827, morto a Casalnuovo di Napoli il 9 settembre 1887. Fu indotto allo studio della pittura dalla convivenza col cugino Saverio Francesco Altamura. Formatosi una maniera propria, fece parte, con Filippo Palizzi, l'Altamura e Domenico Morelli, del gruppo napoletano rinnovatore del naturalismo. Fu artista di valore conosciuto in Italia e all'estero, ma poco fortunato pel suo carattere eccessivamente modesto e il suo sdegno per ogni piaggeria. Tra le sue opere si rammentano: "I prigionieri veneti all'annuncio del trattato di Villafranca", considerata il suo capolavoro per concezione ed esecuzione, acquistata dal Governo; "Carlo Poerio", premiata all'Esposizione di Vienna ed acquistata dal Municipio di Napoli che la conserva in una delle sue sale; "Entrata di Diomede in Arpi", in una sala del Consiglio Comunale di Foggia, riprodotta poi dal Parisi, in più vaste proporzioni, sul sipario del Teatro Dauno di Foggia; "Giovanni da Procida"; "Spartaco nella scuola dei gladiatori di Capua". "Mezzodì dell'operaia", donata dall'autore alla Società Operaia di Napoli, e "Lavoro e miseria", sono quadri sociali di grande efficacia. E ancora: "San Giorgio"; "Michelangelo", premiato all'Esposizione di Parma; "L'Addolorata", esposto a Foggia nel 1879; "L'avaro"; "San Pietro"; "I Promessi Sposi"; "Il diseredato". Fra i ritratti si rammentano: "Lo zio dell'autore"; "Lorenzo Scillitani"; "Il poeta Vincenzo Capozzi"; "I coniugi Alessi"; "Vittorio Emanuele Il" e "Garibaldi", nel Museo di Foggia. Ultimo suo lavoro fu "La breccia di Porta Pia", commissionatogli dalla Real Casa.