Enrico Reycend

Reycend Enrico

Torino 1855 / Torino 1928

Pittore
Biografia

da A. M. Comanducci
Nato a Torino il 3 novembre 1855, mortovi il 21 febbraio 1928.
Suo primo maestro fu Enrico Ghisolfi, dal quale apprese le prime nozioni del disegno.
Poi, frequentò per qualche anno I'Accademia Albertina, allievo di Lorenzo Delleani e di Antonio Fontanesi.
Finì col recarsi a Parigi, dove rimase colpito dall'arte di Jean Baptiste Camille Corot, tanto che in alcune tele ne seguì i dettami.
Ma buona parte della sua opera risulta influenzata da VittorioAvondo e soprattutto da Filippo Carcano.
Espose la prima volta, non ancora ventenne (1874), al Circolo degli Artisti di Torino; poi fu presente a tutte le esposizioni nazionali edinternazionali, spesso premiato, con paesaggi e marine.
Provato più volte dalla sventura per la perdita dei figli diletti, e per rovesci di fortuna, cercò sempre conforto nell'arte, sebbene essa non gli desse quei guadagni ai quali il Reycend avrebbe potuto ambire.
Si citano i suoi dipinti: "In Piemonte", esposto a Napoli nel 1877; "La quiete" e "Natura mesta", presentati nel 1880 a Torino; "In ottobre"; "Sul Canavese" e "Rive del Po", inviati a Milano nel 1881; "Ritorno dal pascolo", esposto nella stessa città nel 1883, con "Lungo il Po a Torino", ora conservato nel Museo di Verona; "Dintorni di Torino", esposto nello stesso anno a Roma; "Il banchetto" e "Ultime foglie", che figurarono pure a Roma l'anno seguente; "Tempo grigio nel porto di Genova" e "Venezia", esposti a Firenze nel 1885; "Giornata triste"; "Fine d'agosto" e "Il porto di Genova", presentati a Milano nel 1886; "Mattino fra i monti"; "Pioggia nel porto di Genova"; "Scalo di ferrovia a Torino"; "Settembre in montagna" e "Sole velato", esposti alla Mostra Nazionale di Bologna (1888); "Tra i monti", inviato a Firenze nel 1889; "Sotto i castagni"; "Sorriso di marzo"; "Mattino d'autunno"; "Campagna canavesana", ora nel Museo Civico di Torino con "Calma vespertina"; "Cantuccio quieto": tutti esposti alla Triennale torinese del 1896.
Quest'ultimo dipinto presentato l'anno prima alla annuale Mostra di Brera di Milano, gli aveva fruttato la nomina a socio onorario dell'Accademia stessa.
Nel 1897, alla Seconda Internazionale Veneziana, il Reycend inviò "Pace meridiana"; nel 1899, "Sasso di ferro (Lago Maggiore)" e "Meriggio sulla spiaggia di Varazze"; a Milano, nel 1906, alla mostra organizzata in occasione dell'apertura del nuovo Valico del Sempione, presentò "Meriggio alla Marina"; "Solitudine aIpestre" e "Armonie del mare"; a Roma, nel 1911, alla Esposizione Internazionale del Cinquantenario, "Calma autunnale"; alla prima Quadriennale torinese del dopoguerra (1919), "Frazione alpina"; alla seguente (1923): "UItimi raggi" e "Armonie d'autunno"; all'ultima (1927): "Meriggio al mare" e "In autunno" ed instancabile, alla Mostra marinara organizzata nello stesso anno, inviò "Meriggio presso Capo Noli". Molte sue opere furono acquistate da re Umberto e da re Vittorio Emanuele III; altre dai Principi reali; "Mattino in montagna" figura nel Museo Mussolini; "Paesaggio", nella Galleria d'Arte Moderna «Paolo e Adele Giannoni» di Novara.
Numerose fanno parte di raccolte private in Italia ed all'estero.



da Le Biennali di Venezia - Esposizione 1895 e 1897
Fecondo paesista, nato a Torino.
Fra i suoi ultimi quadri rammentiamo «Sotto i Castagni», «Campagna Canavese»; «Sorrisi di Marzo», «Cantuccio quieto» (Milano, 1894); «Mattino d'autunno», esposto nella Triennale di Torino del 1896.




VittorioAvondo (bio)
Filippo Carcano (bio)
Jean Baptiste Camille Corot (bio)
Lorenzo Delleani (bio)
Antonio Fontanesi (bio)
Enrico Ghisolfi (bio)



 

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