Giuseppe Vizzotto Alberti

Vizzotto Alberti Giuseppe

Oderzo - Treviso 1862 / Venezia 1931

Pittore
Biografia

da A. M. Comanducci
Nato a Oderzo nel maggio del 1862, morto a Venezia il 30 novembre 1931.
Ebbe dal padre, apprezzato decoratore, le prime nozioni del disegno, poi studiò all'Accademia di Venezia, spesso premiato durante gli anni di corso.
Alla Prima Biennale Internazionale di Venezia (1895), presentò il lodato dipinto "Sotto la pioggia", che fu acquistato da re Umberto I, poi donato da questi alla Galleria d'Arte Moderna di Roma. Seguirono, pure esposti alle Biennali Veneziane: "Cardo selvatico", acquistato dall'allora Ministro Guido Baccelli per la Galleria d'Arte Moderna di Roma; "Fides"; "Sirene"; "Autunnali"; e ritratti, come quello del "pianista Tagliapietra". Ma alla sua fama di buon paesista va unita quella di ottimo esecutore di grandi composizioni decorative. Suoi sono i grandi dipinti della storica "Torre di San Martino", monumentali composizioni ad encausto raffiguranti, una "Garibaldi al Volturno", l'altra "La breccia di Porta Pia". Egli eseguì poi decorazioni nella sala del Consiglio Provinciale di Venezia, rappresentandovi sul soffitto "Venezia protettrice delle Arti, delle Industrie, dell'Agricoltura, delle Scienze"; nei tondi, "La terra e il mare"; e "La Sapienza e la Giustizia"; sulle pareti, "Il Doge Giovanni Mocenigo partecipa nel 1840 alla processione per l'Ascensione": oltre trecento figure grandi al vero. Per quest'opera grandiosa il Vizzotto si valse della collaborazione del De Stefani.
L'artista dipinse anche in ville private della Sicilia, a Venezia, Roma, Nizza; nella villa Antonini a Crocetta Treviglana - distrutta durante la prima guerra europea - ; nella chiesa arcipretale di San Polo delle Piane. Acquarellista spigliato e signorile, disegnatore sicuro, il Vizzotto Alberti poté agevolmente sostenere il confronto con gli altri ottimi artisti veneziani, numerosi a quel tempo. Fece parte di commissioni d'arte e, fra l'altro, della commissione di vigilanza della Basilica di San Marco.
Nel 1932, alla mostra retrospettiva «Trent'anni di vita veneziana» organizzata alla Biennale Veneziana, furono esposte le sue opere "Al malcanton" e "Bragozzo".

da Le Biennali di Venezia - Esposizione 1895 e 1897
Nacque a Oderzo il 29 maggio 1862; cominciò a dipingere ancora adolescente col padre che era decoratore di stanze, e a diciott'anni partì per Venezia in cerca di lavoro. Potè frequentare l'Accademia e ne uscì nel 1886. In seguito ad un concorso, ebbe l'incarico di decorare a buon fresco l'abside della chiesa di S. Maria dei Miracoli a Motta di Livenza monumento nazionale di cui egli progetto poi la ricostruzione architettonica e decorativa.
Nel 1892 eseguì per la Torre di S. Martino due grandi quadri storici, dipinti ad encausto. Partecipò all'Esposizione di Milano (1894) coi quadri «Vespro», «Preludio», «Ave Maria». A Roma nel 1895-1896 il suo «Cardo selvatico» fu acquistato dal Ministero per la Galleria Nazionale. Ora sta attendendo, con Vincenzo De Stefani, alla decorazione della nuova Sala del nostro Consiglio Provinciale.

E' il fratello del pittore Enrico Vizzotto Alberti.



 

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