Doppio ritratto – Antonio e Xavier Bueno

Doppio ritratto – Antonio e Xavier Bueno

Contrappunti alla realtà tra avanguardia e figurazione

Doppio ritratto – Antonio e Xavier Bueno

dal 21 maggio al 18 settembre

 

La mostra, un’intera parabola artistica dei due fratelli Bueno, in parallelo e in un unico percorso espositivo, è promossa dalla Fondazione Parchi Monumentali Bardini e Peyron e dall’Ente Cassa di Risparmio di Firenze in collaborazione con l’Associazione Culturale Bueno.

L’esposizione raccoglie oltre 130 opere tra le più significative della produzione dei due pittori di origine spagnola. Il nucleo più consistente è rappresentato da quelle concesse dagli eredi a cui si sommano i prestiti provenienti da importanti realtà museali, da prestigiose fondazioni e da collezionisti privati con diversi inediti.
Il progetto, a cura di Stefano Sbarbaro, segue le fortunate e ricche iniziative realizzate a Villa Bardini attorno alle figure di Pietro Annigoni e Gregorio Sciltian e chiude in doveroso approfondimento (impreziosito anche dalla monografica su Alfredo Serri) sull’intricata e breve esperienza del Gruppo dei Pittori Moderni della Realtà (1947-1949).

I fratelli Xavier Bueno (1915-1979) e Antonio Bueno (1918-1984) giunsero in Italia nei difficili anni della guerra dopo un’infanzia trascorsa tra Berlino, Ginevra e Parigi al seguito del padre giornalista, e arrivarono a Firenze nel 1940, motivati dallo studio della straordinaria eredità artistica rinascimentale della città. Ma quello che avrebbe dovuto essere un soggiorno breve e temporaneo si trasformò, per entrambi, in un’esperienza di vita definitiva e totalizzante perché nel capoluogo toscano trascorsero il resto della loro vita.

 

 

Sede Espositiva
Villa Bardini, Costa San Giorgio 2, Firenze

Periodo dell’esposizione
21 maggio – 18 settembre 2016

Orario della mostra
Martedì – domenica 10.00 – 19.00. Chiuso tutti i lunedì.

Per informazioni: info@bardinipeyron.it – tel. 055/200.66.206

 




Nascere pittori è, certamente, un privilegio raro; ma più grande fortuna, e non poi così rara, è nascere amatori di pittura. Perchè il pittore, si sa, ha da combattere con la luce e coi tubetti dei colori; con la superficie piana della tela e con la terza (se non quarta) dimensione; con la realtà e con l'idea; con la tradizione e con la novità. Mentre l'amatore di pittura non ha che da mettersi davanti al quadro bell'e fatto, e contemplarlo, appunto, con amore. … Diego Valeri “Magia della pittura” catalogo VIII premio Michetti 1954