Filippo Cifariello

Cifariello Filippo

Molfetta - Bari 1864 / Napoli 1936

Scultore
Biografia

da Enrico Giannelli, Artisti napoletani viventi, Napoli 1916

Nato in Molfetta (Bari) il 3 luglio 1864. (Dimora in Napoli). Filippo Cifariello è conosciuto ovunque come uno dei primi modellatori realistici. Questa rinomanza gli è dovuta, giacche egli ha dato prova, fin dai primi anni della sua vita artistica, di saper modellare con una straordinaria ricercatezza accoppiata a pari facilità. Figlio di genitori, che non potevano dargli i mezzi, non pure di crearsi una posizione, ma di vivere, egli s'industriò a procacciarsi del danaro per acquistare libri e quaderni ed altri oggetti per la sua arte. Fu in grado, dopo qualche tempo, di farsi ammettere all'Istituto di Belle Arti di Napoli, dove si formò una buona cultura artistica, che più tardi completò andando a studiare a Roma e poi a Parigi. Non aveva ancora venti anni, quando espose, per la prima volta alla Salvator Rosa di Napoli nel 1883, una terra cotta "Primi palpiti", lavoro che fu subito acquistato dal Banco di Napoli; e nello stesso anno all'Esposizione di Roma vendette "Il volgo napoletano" al Principe Odescalchi. I suoi lavori apparvero, poi, in moltissime Esposizioni italiane ed estere, ammirati dal pubblico e dagli intenditori, i quali notavano una straordinaria evidenza accoppiata ad un modellare franco e sapiente. Lavorando senza posa e sempre avendo dinanzi allo sguardo la visione della meta da raggiungere, spesso attaccato da quanti mal vedevano i suoi visibili progressi, si trovò d'aver percorso tanta strada da raggiungere lo scopo, dopo anni di privazioni e di sofferenze: quello di vedersi stimato ed ammirato. A parte i lavori compiuti per commissione e non apparsi in pubbliche Esposizioni, Filippo Cifariello, che per ben cinque anni è rimasto lontano dall'Italia, occupato alla direzione di uno stabilimento di arte industriale tedesco (bisquits e bronzi) pel quale furono creati sotto la sua sapiente direzione ben settecento modelli, ha pure eseguito una gran quantità di opere d'arte presentate in molte Esposizioni italiane ed estere. Il Cifariello, in una Mostra personale che egli tenne a Vienna nel 1895, ebbe tale successo da meritarsi la grande medaglia d'oro, conferitagli dall'Imperial Governo. In quella occasione il suo "Cristo e la Maddalena" (modello in gesso) fu acquistato dal Ghips Museum di Vienna. Egli ha esposto: a Monaco di Baviera, a Milano, a Palermo, a Roma, a Vienna, al Salon di Parigi, a Berlino, a Barcellona, a Firenze, a Budapest, a Torino, a Venezia, ad Amburgo, a Düsseldorf, a Santiago del Cile ed a tante e tante altre Esposizioni di secondo ordine, nelle quali il suo nome ha sempre primeggiato. Le sue opere furono premiate all'Esposizione di Palermo del 1891-92 con la medaglia d'oro, a quella di Roma del 1893 con la grande medaglia d'oro, a Monaco di Baviera del 1893 con la medaglia d'oro di 2.a classe, a Vienna del 1894 con la medaglia d'oro, al Salon di Parigi del 1895 con la menzione onorevole, a Roma del 1895-96 con lire duemila, (Primo premio dei ritratti), a Berlino del 1896 con la medaglia d'oro, a Barcellona del 1896 con diploma d'onore, a quella di Parigi del 1900 con la medaglia d'oro, a Barcellona del 1911 con la medaglia d'oro. I lavori del Cifariello hanno anche figurato a parecchie Mostre della Promotrice Salvator Rosa di Napoli dal 1883 al 1911. Nell'Esposizione del 1884, presentò "Un bacio dato non è mai perduto" (gesso bronzato), proprietà del prof. Pasquale Ruggiero, "Piedigrotta" (gesso) acquistato da S. M. il Re Umberto I. Nel 1885, 1888 e 1911 i lavori, "Lu capo ninno", "Dopo l'orgia", "Settembrina" e "Testa" furono acquistati dalla Società e toccarono in sorte rispettivamente, alla Provincia di Napoli, al signor Berardo Candida Gonzaga, all'avv. Filippo Testa, e al signor Salvatore Caliendo. L'efficacia e la vita vera palpitante sono qualità che non difettano al certo nella scultura del Cifariello, e specialmente nei ritratti queste qualità emergono in modo prodigioso, come lo dimostrano in ispecial modo i busti del reggente di Baviera, di Arnoldo Boklin, di Monsignor Daniele, della Contessa di Bremen, di Adelaide Ristori e di tanti altri che nei differenti tipi sono di una rara evidenza. Ecco una parte dei ritratti eseguiti da questo scultore: quello del Principe Leopoldo reggente di Baviera, di Giovanni Bovio, del Barone Marincola di San Floro, di Monsignor Daniele, di Eugenio Checchi, della Contessa di Bremen, di Pietro Vanni, della Contessa Clementina Fattori, dell'Avv. Onor. Pugliese, della Contessa Cator, di Arnold Bocklin, del prof. Sciamanna, di Adelaide Ristori, di Onorato Carlandi, del Generale Marincola, del Conte De Asarta, del Sen. Boccardo, di Madame Gelly, di Antonio Scotti, del De Soarez, dell'Avv. Comm. Re David, del tenore Caruso (busto grande al vero in argento) e di tanti altri. L'opera del Cifariello si è spesa anche nel produrre grandi sculture, ed ha fatto: il Monumento a "G. Mazzini" a Molfetta; quello a "Giovanni Bovio" a Minervino Murge; una statua grande all'"Abate Vito Fornari" a Molfetta; monumento ad "Angelo Alberico Marcopoli" in Malta; monumento ai martiri del 1799 a Gioia del Colle; monumento al "Sen. Boccardo" nel cimitero di Roma; busto al pittore "Vincenzo Cabianca" nel cimitero di Roma; busto a "Francesco Netti" a Sant'Eramo in Colle; busto con fregi all'"Onor. Antonio Corrado" a Montesarchio; monumento mezza figura a "Padre Ludovico da Casoria" a Casoria. Monumento equestre a "S. M. il Re Umberto I" a Bari. E' professore onorario dell'Istituto di Belle Arti di Napoli. Socio onorario della R. Accademia di Belle Arti di Brera in Milano; professore onorario dell'Istituto di Belle Arti di Urbino; professore onorario dell'Imp. Accademia di Vienna; socio onorario della Società degli artisti di Vienna. E' fregiato della medaglia del regno di Baviera per le Scienze e per le Arti. Commendatore dell'ordine di Francesco Giuseppe; insignito dell'ordine di Ludovico I di Baviera; ufficiale dell'ordine di Prussia. Commendatore dell'ordine della Corona d'Italia.

Bibliografia

Enrico Giannelli -  Artisti napoletani viventi - Napoli 1916

Opere

Ritratto della pittrice Gelanzè (disegno) - Museo Civico di Barletta

47 sculture - Pinacoteca Corrado Giaquinto di Bari



 

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