Enrico Prampolini

Prampolini Enrico

Modena 1894 / Roma 1956

Pittore, Scultore, Scenografo
Biografia

Nel 1926 partecipa alla XV edizione della Esposizione Internazionale Biennale d'Arte della Città di Venezia esponendovi 17 opere tra le quali "Mussolini - Sintesi plastica" e "Marinetti - Sintesi plastica", mostra alla quale è ancora presente alla XVII edizione del 1930, alla XVIII del 1932 con una mostra individuale ove presenta 24 opere, alla XX del 1936, alla XXII del 1940 ed alla XXIII del 1942, alla quale espone, tra gli altri, "Autoritratto simultaneo di Italo Balbo".

 

Da archivi Biblioteca Quadriennale di Roma

Compie gli studi a Lucca, a Chiaravalle Marche e a Torino. Nel 1912, a Roma, si iscrive all’Accademia di Belle Arti dove è allievo di Duilio Cambellotti. Lascia l’istituto dopo aver pubblicato il manifesto “Bombardiamo le accademie e industrializziamo l’arte”. Aderisce al movimento futurista, frequenta lo studio di Giacomo Balla e nel 1914 partecipa alla mostra futurista alla Galleria Sprovieri di Roma. Nel 1916 divulga alcuni manifesti sull’arte astratta, sulla scenografia, sulla scultura. Nello stesso anno collabora con Bragaglia alle scenografie per il film "Thais", conosce a Roma Tristan Tzara e partecipa alla mostra internazionale dadaista di Zurigo. Con Folgore fonda la rivista “Avanscoperta”. Nel 1917 fonda e dirige la rivista futurista “Noi”. Dagli anni Dieci soggiorna per lunghi periodi a Praga e a Parigi, dove resterà fino agli anni Trenta, lavorando intensamente come pittore, scultore, scenografo e illustratore. Entra in contatto con i gruppi e i movimenti artistici europei De Stijl, Cercle et Carré e nel 1922 collabora con Walter Gropius. È presente tra i futuristi alle Biennali di Venezia del 1926, e poi alle edizioni successive dal 1930 al 1942. Partecipa costantemente alle Quadriennali di Roma dalla I del 1931 fino alle edizioni del dopoguerra. Nel 1929 firma il Manifesto dell’aeropittura fururista e nel 1934, con Fillia, dirige la rivista “Stile futurista”, dove pubblica "Al di là della pittura verso i polimaterici" e "La plastica murale". Negli anni Quaranta si dedica soprattutto alla scenografia e alla ricerca astratta polimaterica. Nel 1945 è tra i fondatori dell’Art Club di cui diviene in seguito presidente. Nel 1955 è ordinario di scenografia all’Accademia di Brera e nel 1956 riceve dal Presidente della Repubblica la medaglia di benemerenza per l’arte, la cultura, l’insegnamento. Nel 1992, nell’ambito della XII Quadriennale al Palazzo delle Esposizioni di Roma gli viene dedicata un’ampia retrospettiva che ripercorre tutti i molteplici ambiti della sua vasta attività dal 1913 al 1956.



 

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