Galleria
d'arte Dipinti e sculture '800 e '900

da A. M. Comanducci ediz 1962
Nato a Napoli il 9 gennaio 1880. Fu allievo di Antonino Leto. A Milano alla Galleria di Arte Moderna esiste un quadro: "Piazzetta della fontana a Capri". Nel 1936 alla Galleria Geri espose una «personale» che ebbe buon successo di critica.

 

 

 

Nativo di Napoli, studia all'Istituto di Belle Arti di Napoli, ma il suo vero maestro è Antonino Leto dal quale eredita l'amore per l'isola di Capri, isola in cui trascorre tutta la vita. L'influenza di Leto è inizialmente ben visibile nella sua pittura ma poi, col tempo, riesce a conquistarsi una sua dimensione anche se l'influenza di Attilio Pratella e di Vincenzo Irolli è ben evidente nelle sue opere.
Valido paesaggista, l’isola caprese rimane la sua principale fonte di ispirazione, ma sono frequenti anche le nature morte marinare di pesci, cozze e polpi, e paesaggi urbani che ritraggono il cuore di Napoli. Viaggia comunque molto, è a Venezia, città le cui bellezze ricorrono spesso nella sua pittura, ispirata all'arte di Rubens Santoro e Giacomo Favretto, ed è a Parigi, altro luogo dove ha lavorato per un certo periodo.
Tra le sue opere nelle varie raccolte pubbliche si ricordano Primavera a Capri, nel Consiglio dell'Economia Nazionale di Bologna, Piazzetta della fontana a Capri alla Galleria di Arte Moderna di Milano, e Il traffico nella sede del Comune di Napoli. Tra le mostre alla quali partecipa da ricordare la XXII edizione della Esposizione della Società Promotrice "Salvator Rosa" di Napoli alla quale espone il dipinto "In campagna", mostra alla quale è ancora presente alla XXXVI edizione del 1913, alla XXXIX del 1920 ed alla XL del 1922 alla quale espone i dipinti "Capri" e "Notturno".