Galleria
d'arte Dipinti e sculture '800 e '900

Nato a Pavia nel 1819, mortovi il 16 marzo 1849. Figlio di povera gente, dopo aver fatto il garzone nella bottega di un decoratore funerario, fu per qualche tempo allievo di Cesare Ferreri poi frequentò la Scuola Civica Pavese, allievo di Giacomo Trecourt. Ebbe presto commissioni per tele ed affreschi. Aiutò Luigi Scrosati nelle decorazioni a fresco del Palazzo Belgiojoso di Milano, eseguendovi: "Orfeo"; "La salute"; "Ancella che attinge acqua"; "Amore e Psiche". La rivoluzione del 1848 interruppe i suoi lavori. Egli, grande patriota, cospiratore e combattente, fu coraggioso, e instancabile. Tornati gli Austriaci, cadde colpito dal ferro nemico, una notte in cui credette di favorire l'evasione di patrioti compromessi, ed invece era stato tradito dalle spie. I suoi quadri principali sono: "Fra' Jacopo Bussolaro arringa al popolo", nel Museo Civico di Pavia Filippone; "Il Sicario", proprietà del signor Camillo Marozzi; "La madre di Langosco in traccia del cadavere del figlio", donato dalla signora Maria Marozzi di Milano alla Pinacoteca della Scuola Civica di Pavia. Molti suoi studi e bozzetti sono conservati nella Galleria Malaspina di Pavia. Opere sacre: nella chiesa di San Michele, "La Vergine col Bambino" e "San Siro"; nella chiesa di Santa Maria del Carmine, "Sant'Antonio nel deserto" (affresco); nel cimitero di Vallezzo Belliniy "Cristo in Croce" (affresco); nella fattoria della Morona presso San Lazzaro, una "Madonna"; nella chiesa di Trovo, "Il Padre Eterno" e le "Stazioni della Via Crucis"; nel Palazzo Cairoli, "La salute" (affresco), nella cappella Cairoli, "San Carlo" (pastello).